Barolo 2012

Cerchi il vino Barolo 2012 in offerta a Giugno 2023? Probabilmente sai già che di Barolo 2012 ne esistono di diverse tipologie ed è prodotto da numerose cantine (es. Marchesi di Barolo, Fontanafredda, I Poderi Einaudi, ecc.).

Proprio per aiutarti nell’individuazione delle offerte specifiche relative al vino Barolo 2012, ogni mese stiliamo una lista delle migliori offerte e dei più apprezzati vini venduti su Amazon. Molti di questi vini sono venduti al miglior prezzo tu possa trovare online ed alcuni sono in offerta. Considera che il primo in classifica è il più acquistato dagli altri in questo periodo.

Consiglio: Se vai di fretta, aggiungi un prodotto al carrello di Amazon senza impegno. Ciò ti servirà per NON dimenticare il prodotto quando sarai pronto ad effettuare il tuo acquisto e rivederlo con più calma.

Vino Barolo 2012 (o simili): elenco delle offerte di Giugno 2023

Bestseller No. 1
Barolo 2012 Margheria Massolino
  • Barolo 2012 Margheria Massolino
Bestseller No. 2
Barolo DOCG Falletto 2012 Bruno Giacosa
  • Barolo DOCG Falletto 2012 Bruno Giacosa
Bestseller No. 3
Barolo Riserva 2012 Vigna Rionda Massolino
  • Barolo Riserva 2012 Vigna Rionda Massolino
Bestseller No. 4
Toso S.p.a Toso Barbaresco DOCG, Vino Rosso prestigioso, Piemonte, 750ml
31 Recensioni
Toso S.p.a Toso Barbaresco DOCG, Vino Rosso prestigioso, Piemonte, 750ml
  • Vitigno: Nebbiolo
  • Di colore rosso tendente al granato, ha profumo caratteristico, etereo e sapore vellutato, austero ed asciutto
  • Vino prestigioso, esprime al meglio le sue qualità in accompagnamento a selvaggina, carni rosse e formaggi stagionati
  • Servire a temperatura ambiente; si consiglia di stappare la bottiglia almeno un’ora del servizio
  • Piemonte; affinamento di almeno 26 mesi, di cui 9 in botti di rovere/castagno
Bestseller No. 5
Batasiolo, BAROLO DOCG CEREQUIO, Vino Rosso Fermo Secco, Fine e Signorile, Sapore Speziato e Tannico
1 Recensioni
Batasiolo, BAROLO DOCG CEREQUIO, Vino Rosso Fermo Secco, Fine e Signorile, Sapore Speziato e Tannico
  • CARATTERI DISTINTIVI: Un Barolo profumato, signorile e terziarizzato. Il cru Cerequio dona sempre grandi soddisfazioni a chi cerca un vino dalle chiare note esotiche, speziate, che sappia accompagnare un secondo importante e non tema l’approccio accademico.
  • VINIFICAZIONE: Le uve di Nebbiolo, raccolte manualmente nella prima metà di ottobre, vengono diraspate, macerate e lasciate in fermentazione sulle bucce per almeno 10-12 giorni in vasche di acciaio, a temperatura controllata, con periodici rimontaggi. La maturazione avviene dapprima in botti di rovere di Slavonia, dopodiché l’affinamento prosegue in bottiglia.
  • VITIGNI: Considerato il "Re dei vini", deriva dalla vinificazione delle uve Nebbiolo in purezza. La buccia sottile, un lungo ciclo vegetativo, il colore scarico e una nobile astringenza sono le caratteristiche varietali predominanti per il simbolo del Piemonte e dell'Italia nel mondo.
  • TERRITORIO: Dai versanti spioventi di La Morra e Barolo, due dei più grandi Cru della denominazione. Un vigneto ambizioso, solitario per tipicità ed impressionistico nel trasmettere emozioni avvolgenti. Cerequio occupa un posto speciale per gli amanti del Barolo speziato, dai profumi boschivi e i sapori terragni. Un chiaro esempio di quanto l’uva Nebbiolo possa impreziosirsi quando proveniente dai suoli appropriati. L’esposizione a Sud/Sud-Est permette ai vigneti di godere delle prime luci per poi rinfrescare verso sera.
  • BRAND: Esperienza umana, tradizione, ricerca, innovazione: grazie ai valori fondanti dell’azienda vitivinicola Batasiolo, l’arte millenaria della produzione del vino diventa eccellenza contemporanea.
OffertaBestseller No. 6
Il Vinaio di Furio - Vino rosso rubino IGT in bag in box - NELLO - Vol.13% (Furiobox 5l)
2 Recensioni
Il Vinaio di Furio - Vino rosso rubino IGT in bag in box - NELLO - Vol.13% (Furiobox 5l)
  • Denominazione: I.G.T. Toscana Rosso Rubino
  • VITIGNI: Sangiovese - Altri vitigni
  • VINIFICAZIONE: Le uve raccolte a fine settembre fermentano a 25 gradi per almeno 15 giorni, con rimontaggi giornalieri.
  • AFFINAMENTO: Il vino matura in acciaio per almeno 16 mesi.
  • NOTE ORGANOLETTICHE: Rosso rubino vivace, profumi di viola e giaggiolo, pulito ed asciutto nella beva.
Bestseller No. 8
BAROLO 2012 BRICCO PERNICE DOCG COGNO
  • BAROLO 2012 BRICCO PERNICE DOCG COGNO
Bestseller No. 9
BAROLO 2012 PAJANA DOMENICO CLERICO
  • BAROLO 2012 PAJANA DOMENICO CLERICO
Bestseller No. 10
Barolo Docg 2015 Lebōn 0,75 litrri Vino rosso - pregiata etichetta in sughero
8 Recensioni
Barolo Docg 2015 Lebōn 0,75 litrri Vino rosso - pregiata etichetta in sughero
  • Barolo DOCG Lebon con pregiata ed esclusiva etichetta in sughero, vino di altissima qualità presenta un colore rosso intenso con lievi sfumature aranciate. Prodotto sulle colline di Serralunga d’Alba (Cuneo)
  • Profumo delicato ma persistente di sottobosco, tartufo bianco, goudron, liquirizia, spezie, caffè e scatola di sigari. Gusto corposo, delicato e con forte personalità
  • Vinificazione in vasche di acciaio inox e affinamento in botti di rovere di slavonia per 5 anni. Vendemmia a mano
  • Questo Barolo DOCG accompagna perfettamente formaggi stagionati,carni rosse alla griglia, selvaggina, piatti ai funghi, primi e secondi anche di cucina internazionale
  • Si consiglia una temperatura di servizio di 20-22°C

Se non visualizzi correttamente la classifica, clicca qui per consultare direttamente Amazon.

Origini del Barolo

Fino a poco tempo fa si credeva che fino alla metà dell’Ottocento il Barolo fosse stato un vino dolce. Ciò era attribuito al fatto che la maturazione dell’uva nebbiolo a fine ottobre significava un costante abbassamento delle temperature al momento della vendemmia. Entro novembre e dicembre, le temperature in Piemonte sarebbero state abbastanza fredde da arrestare la fermentazione, lasciando una notevole quantità di zuccheri residui nel vino. Un’altra credenza popolare era che a metà del XIX secolo, Camillo Benso, conte di Cavour, il sindaco di Grinzane Cavour, invitò l’enologo francese Louis Oudart nella regione del Barolo per migliorare le tecniche di vinificazione dei produttori locali. Utilizzando tecniche mirate a migliorare l’igiene della cantina, Oudart è stato in grado di far fermentare il mosto di nebbiolo completamente asciutto, realizzando il primo Barolo moderno. Questo nuovo vino rosso “secco” divenne ben presto uno dei preferiti dalla nobiltà torinese e dai Savoia, dando origine alla descrizione popolare del Barolo come “il vino dei re, il re dei vini”.

L’idea che il Barolo fosse un vino dolce e che ci volesse un enologo francese per trasformarlo in un vino secco è stata recentemente messa in discussione, sulla base di nuove ricerche, da Kerin O’Keefe. Secondo questa revisione della storia del Barolo, Paolo Francesco Staglieno è stato responsabile della moderna versione secca. Fu autore di un manuale di enologia, Istruzione intorno al miglior metodo di fare e conservare i vini in Piemonte, pubblicato nel 1835. Fu Staglieno ad essere chiamato da Camillo Benso, conte di Cavour, che lo nominò enologo nella sua tenuta di Grinzane tra il 1836 e il 1841. Il compito di Staglieno era quello di produrre vini di qualità, orientati all’invecchiamento e abbastanza stabili da poter essere esportati. Staglieno faceva fermentare i vini a secco, cosa che all’epoca veniva chiamata “metodo Staglieno”. Oudart era un commerciante di uva e vino, non un enologo, che all’inizio dell’Ottocento si trasferì a Genova e fondò una cantina, la Maison Oudard et Bruché. Quando Oudart arrivò ad Alba, il re Carlo Alberto e Cavour stavano già seguendo le linee guida di Staglieno ed entrambi producevano vini secchi. Questa versione riveduta della storia del Barolo fu accolta positivamente da altri esperti.

A metà del XX secolo la produzione di vino nella zona del Barolo era dominata da grandi commercianti che acquistavano uve e vini da tutta la zona e li miscelavano. Negli anni ’60, i singoli proprietari iniziarono a imbottigliare in azienda e a produrre i vini dei singoli vigneti delle loro aziende. Negli anni ’80 si è avuta un’ampia gamma di imbottigliamenti di singoli vigneti, che ha portato ad una discussione tra i produttori della regione sulla prospettiva di sviluppare una classificazione Cru per i vigneti della zona. La catalogazione dei vigneti del Barolo ha una lunga storia che risale a Lorenzo Fantini alla fine dell’Ottocento e a Renato Ratti e Luigi Veronelli alla fine del Novecento, ma dal 2009 non esiste ancora una classificazione ufficiale all’interno della regione, ma nel 1980 la regione nel suo complesso è stata elevata a DOCG. Insieme al Barbaresco e al Brunello di Montalcino, il Barolo è stata una delle prime regioni vinicole italiane ad ottenere questa denominazione.

Speriamo tu abbia trovato il vino Barolo 2012 che cercavi. Buona degustazione!

Lascia un commento