Barolo giordano

Cerchi il vino Barolo giordano in offerta a Dicembre 2023? Probabilmente sai già che di Barolo giordano ne esistono di diverse tipologie ed è prodotto da numerose cantine (es. Marchesi di Barolo, Fontanafredda, I Poderi Einaudi, ecc.).

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Vino Barolo giordano (o simili): elenco delle offerte di Dicembre 2023

Bestseller n. 1
Giordano - BOX BAROLO - Confezione di 6 Bottiglie di Barolo DOCG Invecchiato Rosso - 6 Bottiglie da 75 cl
  • Barolo DOCG 2020 - 14% vol: un vino unico al mondo, di eccezionale complessità e carattere, ottenuto dalla vinificazione di uve Nebbiolo da Barolo, quindi pazientemente invecchiato in botti di legno;
  • Un rosso di massimo pregio, amatissimo in patria, oggetto del desiderio di appassionati in tutto il mondo;
  • Dal gusto pieno ma mai aggressivo, con note balsamiche nel finale di frande suadenza;
  • Allo sguardo si presenta di colore rosso profondo, impenetrabile e pieno. Riflessi granata ne arricchiscono l’aspetto, conferendo un'aura di mistica avvenenza;
  • Il profilo olfattivo è intenso e complesso: profumo di marasca avvolto dei dolci sentori di vaniglia
Bestseller n. 2
Giordano - BOX AMARONE - Confezione di 6 Bottiglie di Amarone della Valpolicella DOCG Invecchiato Rosso - 6 Bottiglie da 75 cl
  • Amarone della Valpolicella DOCG 15% vol: è un classico della tradizione vitivinicola veneta, vinificato con grande attenzione e rispettoso di un retaggio tanto recente quando universalmente acclamato;
  • Un rosso di massimo pregio, amatissimo in patria, oggetto del desiderio di appassionati in tutto il mondo;
  • Complesso ma non difficile, austero senza essere impossibile da decifrare, matura prima in legno, poi in vetro per raggiungere una pienezza espressiva irresistibile;
  • Allo sguardo si presenta di colore rosso cupo, impenetrabile e pieno. Riflessi granata ne arricchiscono l’aspetto, conferendo un'aura di mistica avvenenza;
  • Il profilo olfattivo è caldo, ampio e invitante: frutta matura a bacca rossa. All’assaggio convince per armoniosa morbidezza palatale e grande potenza espressiva;
OffertaBestseller n. 3
Lo Zoccolaio Cassetta Legno - Vino Rosso - Barbera D'Alba+Langhe Rosso+Barolo 3 Bottiglie x 750ml
  • Collezione di vini prodotti con una selezione di vitigne italiane
  • Ottima idea regalo per appassionati
  • Viene fornito in una cassetta di legno
  • Perfetto con piatti regionali pregiati, arrosti e formaggi stagionati
Bestseller n. 4
Batasiolo, BAROLO DOCG, Vino Rosso Fermo, Secco, Area di Produzione del Barolo DOCG, Vino dal Sapore Equilibrato
39 Recensioni
Batasiolo, BAROLO DOCG, Vino Rosso Fermo, Secco, Area di Produzione del Barolo DOCG, Vino dal Sapore Equilibrato
  • CARATTERI DISTINTIVI: Un Barolo buono da bere, formale e distinto ma pur sempre conviviale, intenso e pronto fin da subito. Ideale per i pasti domenicali in famiglia, è il perfetto vino da scegliere quando cerchiamo il risultato a prescindere della spesa.
  • VINIFICAZIONE: Dopo un’attenta selezione dai vigneti dislocati nell’area di produzione, le uve vengono diraspate, macerate e lasciate in fermentazione sulle bucce per almeno 10-12 giorni in vasche di acciaio, a temperatura controllata, con periodici rimontaggi. La maturazione avviene in barrique di rovere francese e successivamente in serbatoi di acciaio inox. Dopo questo periodo l’affinamento prosegue in bottiglia.
  • VITIGNI: Considerato il "Re dei vini", deriva dalla vinificazione delle uve Nebbiolo in purezza all'interno dell’area di produzione del Barolo. La buccia sottile, un lungo ciclo vegetativo, il colore scarico e una nobile astringenza sono le caratteristiche varietali predominanti in Piemonte.
  • Barolo “Classico”: La bellezza di un Barolo DOCG sta nella sua capacità di narrare storie differenti attraverso uno stesso calice. Nonostante i vigneti singoli riscuotano più apprezzamento, è nel loro assemblaggio che sta la vera maestria di un viticoltore, in grado di dare voce in capitolo a ciascuno e garantire ogni anno la proposta di un prodotto fiero e risoluto, opportunamente calibrato in ogni suo aspetto e relativamente semplice da degustare.
  • BRAND: Esperienza umana, tradizione, ricerca, innovazione: grazie ai valori fondanti dell’azienda vitivinicola Batasiolo, l’arte millenaria della produzione del vino diventa eccellenza contemporanea.
Bestseller n. 9
Barolo DOCG Monfortino Riserva 2013 Giacomo Conterno Rosso Piemonte 15,0%
  • 2013
  • Piemonte
  • Giacomo Conterno
  • Monfortino Riserva
  • 15,0%

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Origini del Barolo

Fino a poco tempo fa si credeva che fino alla metà dell’Ottocento il Barolo fosse stato un vino dolce. Ciò era attribuito al fatto che la maturazione dell’uva nebbiolo a fine ottobre significava un costante abbassamento delle temperature al momento della vendemmia. Entro novembre e dicembre, le temperature in Piemonte sarebbero state abbastanza fredde da arrestare la fermentazione, lasciando una notevole quantità di zuccheri residui nel vino. Un’altra credenza popolare era che a metà del XIX secolo, Camillo Benso, conte di Cavour, il sindaco di Grinzane Cavour, invitò l’enologo francese Louis Oudart nella regione del Barolo per migliorare le tecniche di vinificazione dei produttori locali. Utilizzando tecniche mirate a migliorare l’igiene della cantina, Oudart è stato in grado di far fermentare il mosto di nebbiolo completamente asciutto, realizzando il primo Barolo moderno. Questo nuovo vino rosso “secco” divenne ben presto uno dei preferiti dalla nobiltà torinese e dai Savoia, dando origine alla descrizione popolare del Barolo come “il vino dei re, il re dei vini”.

L’idea che il Barolo fosse un vino dolce e che ci volesse un enologo francese per trasformarlo in un vino secco è stata recentemente messa in discussione, sulla base di nuove ricerche, da Kerin O’Keefe. Secondo questa revisione della storia del Barolo, Paolo Francesco Staglieno è stato responsabile della moderna versione secca. Fu autore di un manuale di enologia, Istruzione intorno al miglior metodo di fare e conservare i vini in Piemonte, pubblicato nel 1835. Fu Staglieno ad essere chiamato da Camillo Benso, conte di Cavour, che lo nominò enologo nella sua tenuta di Grinzane tra il 1836 e il 1841. Il compito di Staglieno era quello di produrre vini di qualità, orientati all’invecchiamento e abbastanza stabili da poter essere esportati. Staglieno faceva fermentare i vini a secco, cosa che all’epoca veniva chiamata “metodo Staglieno”. Oudart era un commerciante di uva e vino, non un enologo, che all’inizio dell’Ottocento si trasferì a Genova e fondò una cantina, la Maison Oudard et Bruché. Quando Oudart arrivò ad Alba, il re Carlo Alberto e Cavour stavano già seguendo le linee guida di Staglieno ed entrambi producevano vini secchi. Questa versione riveduta della storia del Barolo fu accolta positivamente da altri esperti.

A metà del XX secolo la produzione di vino nella zona del Barolo era dominata da grandi commercianti che acquistavano uve e vini da tutta la zona e li miscelavano. Negli anni ’60, i singoli proprietari iniziarono a imbottigliare in azienda e a produrre i vini dei singoli vigneti delle loro aziende. Negli anni ’80 si è avuta un’ampia gamma di imbottigliamenti di singoli vigneti, che ha portato ad una discussione tra i produttori della regione sulla prospettiva di sviluppare una classificazione Cru per i vigneti della zona. La catalogazione dei vigneti del Barolo ha una lunga storia che risale a Lorenzo Fantini alla fine dell’Ottocento e a Renato Ratti e Luigi Veronelli alla fine del Novecento, ma dal 2009 non esiste ancora una classificazione ufficiale all’interno della regione, ma nel 1980 la regione nel suo complesso è stata elevata a DOCG. Insieme al Barbaresco e al Brunello di Montalcino, il Barolo è stata una delle prime regioni vinicole italiane ad ottenere questa denominazione.

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