Cerchi il vino Barolo il pozzo in offerta a Gennaio 2025? Probabilmente sai già che di Barolo il pozzo ne esistono di diverse tipologie ed è prodotto da numerose cantine (es. Marchesi di Barolo, Fontanafredda, I Poderi Einaudi, ecc.).
Proprio per aiutarti nell’individuazione delle offerte specifiche relative al vino Barolo il pozzo, ogni mese stiliamo una lista delle migliori offerte e dei più apprezzati vini venduti su Amazon. Molti di questi vini sono venduti al miglior prezzo tu possa trovare online ed alcuni sono in offerta. Considera che il primo in classifica è il più acquistato dagli altri in questo periodo.
Consiglio: Se vai di fretta, aggiungi un prodotto al carrello di Amazon senza impegno. Ciò ti servirà per NON dimenticare il prodotto quando sarai pronto ad effettuare il tuo acquisto e rivederlo con più calma.
Vino Barolo il pozzo (o simili): elenco delle offerte di Gennaio 2025
- Lamartine, Alphonse de (Autore)
- Caratteri Distintivi: il Barolo Chinato è un elegante vino da meditazione, dal colore rosso granato con riflessi color mattone. Tra i sentori olfattivi spiccano intensi profumi di spezie ed erbe, chiodi di garofano, rabarbaro; al palato conferma le note olfattive e completa il ventaglio aromatico con frutta secca, cacao e caramello. Etereo, vellutato, armonico e dal finale tipicamente amarognolo
- Vinificazione: La produzione del Barolo Chinato segue la classica procedura del Barolo tradizionale di Batasiolo, al quale viene aggiunto un infuso a base di corteccia di china calissaia, spezie ed erbe aromatiche
- Vitigni: Una storia che risale agli albori del ‘900, quando grazie a Giuseppe Cappellano le riserve di Barolo invecchiate per almeno 10 anni cominciarono ad essere utilizzate per la produzione di questo fine pasto. I tannini ormai vellutati e l’acidità non più prorompente si integrano alla perfezione con l’infuso aromatico e fanno del Barolo Chinato, con il Vermouth, un vino aromatizzato territoriale e orgogliosamente caratteristico
- Territorio: La nomenclatura spesso non lascia spazio ad interpretazioni: questo vino aromatizzato è originario delle Langhe
- Brand: Esperienza umana, tradizione, ricerca, innovazione: grazie ai valori fondanti dell’azienda vitivinicola Batasiolo, l’arte millenaria della produzione del vino diventa eccellenza contemporanea.
- CARATTERI DISTINTIVI: Barbera d’Asti DOCG è un vino pregiato dal colore rosso cardinale, offre all’olfatto piacevoli aromi di ciliegia, mora e frutti rossi. Corposo e persistente al palato, risulta bilanciato nella sua concentrazione di tannini.
- VINIFICAZIONE: Le uve di Barbera vengono diraspate e lasciate fermentare in tini di acciaio per circa 10-12 giorni. Al termine della fermentazione malolattica, il vino riposa in serbatoi di acciaio inox fino al suo imbottigliamento.
- VITIGNI: Oggi molto apprezzato, il vino rosso Barbera acquista valore e resta una delle varietà più caratteristiche delle tavole piemontesi. Un classico vino da tavola rosso dall’acidità molto sostenuta, dal colore scuro e intenso è un vino che “sporca il bicchiere” e accompagna da sempre pasti amichevoli.
- TERRITORIO: Il Barbera d'Asti è l’emblema del gusto piemontese, dei pranzi all’aria aperta e delle tavole informali. Una bottiglia che non passa mai di moda per autenticità dei sapori.
- BRAND: Esperienza umana, tradizione, ricerca, innovazione: grazie ai valori fondanti dell’azienda vitivinicola Batasiolo, l’arte millenaria della produzione del vino diventa eccellenza contemporanea.
- Vitigno: Nebbiolo
- Colore: Rosso granato con sfumature arancio mattone che si intensificano col passare del tempo
- Profumo: Intenso e complesso ma delicato ed etereo allo stesso tempo
- Gusto: caldo, pieno e asciutto
- Abbinamenti: carne di manzo, selvaggina e stufati, bistecca, agnello, vitello, coniglio, cinghiale e cervo, ideale con formaggi di media o vecchia stagionatura
- Caratteristiche: vino rosso Nebbiolo dal gusto piacevolmente secco, particolarmente adatto accompagnato da arrosti, carne e selvaggina
- Vitigno: il Nebbiolo è un'uva tipicamente coltivata in Piemonte, dalle note floreali e fumose, che col tempo sviluppa note particolarmente secche e fruttate
- Colore: rosso granato con riflessi arancio
- Gusto: un corpo rotondo e morbido accompagna un palato secco con note di liquirizia
- Casa Sant'Orsola è un mondo di stile, tradizione e gioia di vivere: ciascuna bottiglia di vino Casa Sant'Orsola esprime l'italianità a tavola in ogni occasione speciale
- CARATTERI DISTINTIVI: Un Barolo buono da bere, formale e distinto ma pur sempre conviviale, intenso e pronto fin da subito. Ideale per i pasti domenicali in famiglia, è il perfetto vino da scegliere quando cerchiamo il risultato a prescindere della spesa.
- VINIFICAZIONE: Dopo un’attenta selezione dai vigneti dislocati nell’area di produzione, le uve vengono diraspate, macerate e lasciate in fermentazione sulle bucce per almeno 10-12 giorni in vasche di acciaio, a temperatura controllata, con periodici rimontaggi. La maturazione avviene in barrique di rovere francese e successivamente in serbatoi di acciaio inox. Dopo questo periodo l’affinamento prosegue in bottiglia.
- VITIGNI: Considerato il "Re dei vini", deriva dalla vinificazione delle uve Nebbiolo in purezza all'interno dell’area di produzione del Barolo. La buccia sottile, un lungo ciclo vegetativo, il colore scarico e una nobile astringenza sono le caratteristiche varietali predominanti in Piemonte.
- Barolo “Classico”: La bellezza di un Barolo DOCG sta nella sua capacità di narrare storie differenti attraverso uno stesso calice. Nonostante i vigneti singoli riscuotano più apprezzamento, è nel loro assemblaggio che sta la vera maestria di un viticoltore, in grado di dare voce in capitolo a ciascuno e garantire ogni anno la proposta di un prodotto fiero e risoluto, opportunamente calibrato in ogni suo aspetto e relativamente semplice da degustare.
- BRAND: Esperienza umana, tradizione, ricerca, innovazione: grazie ai valori fondanti dell’azienda vitivinicola Batasiolo, l’arte millenaria della produzione del vino diventa eccellenza contemporanea.
- Il Re dei vini, per Bosca, ha un’aria meravigliosamente familiare. Perché le sue uve arrivano dai comuni di La Morra e/o di Monforte: in ogni caso dalle vigne dell’azienda agricola di famiglia.
- COLORE. Rosso granato con riflessi aranciati
- SENTORI. Vinoso con note di legno, elegante
- SAPORE. Di corpo e di ottima alcolicità, rotondo, ricco di tannini, elegante
- TIPOLOGIA. Vino rosso fermo
- Lo Zoccolaio Barolo Riserva DOCG Ravera Cassa Legno
- Vitigno: nebbiolo
- Colore: Rosso rubino che mostra una vivacità cristallina
- Profumo: intenso, pieno e persistente; ricorda rose secche, fiori alpini e legno nobile
- Gusto: ben bilanciata grazie ai tannini maturi; aromi sfumati e persistenti e una buona acidità
- L'annata dell'articolo potrebbe variare tra 2013 e 2015 a seconda della disponibilità di magazzino
- IDEA REGALO: L'originale ed elegante cassetta di legno che racchiude la bottiglia diventa una perfetta idea regalo per ogni occasione.
- CARATTERI DISTINTIVI: Particolarmente apprezzabile dagli amanti di vini rotondi e vellutati, questo soddisfacente vino da meditazione che accompagna i pasti formali e tradizionali. Nelle occasioni di festa supera ogni aspettativa e resta uno dei vini più ambiti per i regali d’impatto.
- VINIFICAZIONE: Le uve di Nebbiolo, raccolte manualmente nella seconda metà di ottobre, vengono diraspate, macerate e lasciate in fermentazione sulle bucce per almeno 10-12 giorni in vasche di acciaio a temperatura controllata, con periodici rimontaggi. L’affinamento avviene in barrique di rovere francese e successivamente in serbatoi di acciaio inox. Dopo questo periodo l’affinamento prosegue in bottiglia.
- VITIGNI: Considerato il "Re dei vini", il Barolo deriva dalla vinificazione delle uve Nebbiolo in purezza all'interno degli undici comuni destinati. In molti pensano che il suo nome derivi dalle “nebbie” che in autunno ricoprono i vigneti al momento del raccolto. La buccia sottile, un ciclo vegetativo in vigna lungo, il colore scarico e una nobile astringenza sono le caratteristiche varietali predominanti per il simbolo del Piemonte e dell'Italia nel mondo.
- CARATTERI DISTINTIVI: Langhe Doc Nebbiolo è un vino che può accompagnare un intero pasto trovando perfetto abbinamento con i piatti di pasta, risotti, carni bianche e rosse e formaggi saporiti. Si presenta alla vista con il suo caratteristico rosso rubino, al naso è delicato e fresco, al palato di buona intensità e persistenza, piacevolmente tannico
- VINIFICAZIONE: Dopo la raccolta nel mese di ottobre, l'uva di Nebbiolo viene diraspata e lasciata fermentare sulle bucce per circa 10 giorni in vasche d'acciaio, a temperatura controllata e con periodici rimontaggi. Segue un periodo di maturazione in grandi botti di rovere di Slavonia e successivamente in serbatoi di acciaio inossidabile, per poi completare l'affinamento in bottiglia
- VITIGNI: la varietà simbolo della regione: bacca nera a buccia sottile, elevati tannini ed acidità sostenuta per un grappolo dal ciclo vegetativo lento, che nelle annate migliori garantisce vini corposi e durevoli nel tempo. in molti pensano che il suo nome derivi dalle "nebbie" che in autunno ricoprono i vigneti al momento del raccolto
- TERRITORIO: tra le caratteristiche più importanti del Nebbiolo, va ricordata una condizione che davvero lo lega al territorio piemontese: la sua massima espressione è in questa regione. Poco prima degli anni 2000 viene assegnata la denominazione "Langhe", da allora molti produttori presentano la loro versione di Nebbiolo
- BRAND: Esperienza umana, tradizione, ricerca, innovazione: grazie ai valori fondanti dell’azienda vitivinicola Batasiolo, l’arte millenaria della produzione del vino diventa eccellenza contemporanea.
Nessun prodotto trovato.
Se non visualizzi correttamente la classifica, clicca qui per consultare direttamente Amazon.
Origini del Barolo
Fino a poco tempo fa si credeva che fino alla metà dell’Ottocento il Barolo fosse stato un vino dolce. Ciò era attribuito al fatto che la maturazione dell’uva nebbiolo a fine ottobre significava un costante abbassamento delle temperature al momento della vendemmia. Entro novembre e dicembre, le temperature in Piemonte sarebbero state abbastanza fredde da arrestare la fermentazione, lasciando una notevole quantità di zuccheri residui nel vino. Un’altra credenza popolare era che a metà del XIX secolo, Camillo Benso, conte di Cavour, il sindaco di Grinzane Cavour, invitò l’enologo francese Louis Oudart nella regione del Barolo per migliorare le tecniche di vinificazione dei produttori locali. Utilizzando tecniche mirate a migliorare l’igiene della cantina, Oudart è stato in grado di far fermentare il mosto di nebbiolo completamente asciutto, realizzando il primo Barolo moderno. Questo nuovo vino rosso “secco” divenne ben presto uno dei preferiti dalla nobiltà torinese e dai Savoia, dando origine alla descrizione popolare del Barolo come “il vino dei re, il re dei vini”.
L’idea che il Barolo fosse un vino dolce e che ci volesse un enologo francese per trasformarlo in un vino secco è stata recentemente messa in discussione, sulla base di nuove ricerche, da Kerin O’Keefe. Secondo questa revisione della storia del Barolo, Paolo Francesco Staglieno è stato responsabile della moderna versione secca. Fu autore di un manuale di enologia, Istruzione intorno al miglior metodo di fare e conservare i vini in Piemonte, pubblicato nel 1835. Fu Staglieno ad essere chiamato da Camillo Benso, conte di Cavour, che lo nominò enologo nella sua tenuta di Grinzane tra il 1836 e il 1841. Il compito di Staglieno era quello di produrre vini di qualità, orientati all’invecchiamento e abbastanza stabili da poter essere esportati. Staglieno faceva fermentare i vini a secco, cosa che all’epoca veniva chiamata “metodo Staglieno”. Oudart era un commerciante di uva e vino, non un enologo, che all’inizio dell’Ottocento si trasferì a Genova e fondò una cantina, la Maison Oudard et Bruché. Quando Oudart arrivò ad Alba, il re Carlo Alberto e Cavour stavano già seguendo le linee guida di Staglieno ed entrambi producevano vini secchi. Questa versione riveduta della storia del Barolo fu accolta positivamente da altri esperti.
A metà del XX secolo la produzione di vino nella zona del Barolo era dominata da grandi commercianti che acquistavano uve e vini da tutta la zona e li miscelavano. Negli anni ’60, i singoli proprietari iniziarono a imbottigliare in azienda e a produrre i vini dei singoli vigneti delle loro aziende. Negli anni ’80 si è avuta un’ampia gamma di imbottigliamenti di singoli vigneti, che ha portato ad una discussione tra i produttori della regione sulla prospettiva di sviluppare una classificazione Cru per i vigneti della zona. La catalogazione dei vigneti del Barolo ha una lunga storia che risale a Lorenzo Fantini alla fine dell’Ottocento e a Renato Ratti e Luigi Veronelli alla fine del Novecento, ma dal 2009 non esiste ancora una classificazione ufficiale all’interno della regione, ma nel 1980 la regione nel suo complesso è stata elevata a DOCG. Insieme al Barbaresco e al Brunello di Montalcino, il Barolo è stata una delle prime regioni vinicole italiane ad ottenere questa denominazione.
Speriamo tu abbia trovato il vino Barolo il pozzo che cercavi. Buona degustazione!