Cerchi il vino Prosecco astoria in offerta a Ottobre 2024? Probabilmente sai già che di Prosecco astoria ne esistono di diverse tipologie ed è prodotto da numerose cantine (es. Adami, Andreola, Astoria, Bele Casel, Biasiotto, Bison, Bortolin Angelo, Bortolomiol, Cà si Rajo, Canella, Carpanè Malvolti, Col Vetoraz, Follador, Le Colture, Le Vigne di Alice, Montelvini, Sensi, Sorelle Bronca, ecc.).
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Vino Prosecco astoria (o simili): elenco delle offerte di Ottobre 2024
- Veneto
- Glera 100%
- Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene
- Bottiglia da 75 cl
- Aromi: gentile, ammiccante, di frutta fresca e fiori bianchi
- Vitigni a bacca bianca e rossa
- Denominazione: DOCG
- Formato bottiglia: 0,75 l
- Gradazione: 11%
- Temperatura di servizio: 6/10°
- Vitigni: Glera
- Bottiglia da 75 cl
- Aromi: elegante, fruttato e floreale
- Vitigno glera
- Perlage: minuto e persistente
- Colore: giallo paglierino chiaro
- Odore: elegante, fruttato e floreale
- Sapore: caratteristico, piacevole, armonico.
- �� Il Prosecco Superiore Valdobbiadene DOCG di Astoria è un vino ideale per ogni occasione, da aperitivo a pasto, grazie al suo gusto morbido ed armonico, con un'aroma floreale e fruttata.
- �� Rispetto a altri prodotti similari, questo Prosecco presenta un minuto e persistente perlage, che contribuisce a renderlo unico e gradevole.
- �� La sua bouquet floreale e il suo gusto gradevolmente acidulo sono caratteristiche che lo rendono particolarmente apprezzato dai palati più esigenti.
- �� Il Prosecco Superiore Valdobbiadene DOCG di Astoria è disponibile in un bottiglia di 1,5 lt, il che lo rende un'opzione ideale per occasioni speciali o per la condivisione con amici.
- �� Inoltre, grazie al suo tenore alcolico di 11,5% e alla sua struttura armonica, può essere apprezzato da chiunque, da coloro che apprezzano un vino leggero e fresco a quelli che preferiscono un vino con più corpo.
- VIGNETI ROMIO NOVEBOLLE ROMAGNA DOC: lo spumante "romantico" come un primo appuntamento, composto da Sangiovese 75% e Merlot 25%, gradazione alcolica 11.5% vol. Prodotto in Emilia Romagna
- NOTE DEGUSTATIVE: rosato tenue con riflessi vivaci e brillanti. Al naso si esprime con note dominanti di frutti rossi e sentori di pesca sciroppata. Al palato è fresco, sapido e croccante
- ABBINAMENTO: ideale con dessert e antipasti con salumi
- FORMATO: confezione con 6 bottiglie da 750 ml ciascuna
- VIGNETI ROMIO: ogni bottiglia racconta un pezzo di storia della Romagna, così come il vino che contiene. Le etichette evocano i diversi archetipi di questa terra, madre di tutti i vitigni della linea
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Curiosità sul Prosecco
A Trieste, all’inizio del XVI secolo, il vino locale “Ribolla” fu promosso come ricreazione del Puciniano celebrato da Plinio il Vecchio nella sua Storia Naturale e lodato per le sue qualità medicinali da Livia, moglie dell’imperatore Augusto. La necessità di distinguere la “Ribolla” di Trieste dagli altri vini omonimi, prodotti a Gorizia e a minor costo in Istria, portò, alla fine del secolo, ad un cambiamento di nome. In seguito al presunto luogo di produzione nell’antichità, il vino fu denominato “castellum nobile vinum Pucinum”, dal nome del castello vicino al paese di Prosecco.
La prima menzione nota del nome Prosecco è attribuita all’inglese Fynes Moryson, anche se ha usato l’ortografia Prosecho. Moryson, in visita nel nord Italia nel 1593, annota: “La Histria è suddivisa in Forum Julii, e la Histria propriamente detta … Qui cresce il vino Pucinum, oggi chiamato Prosecho, molto celebrato da Plinio“. Egli colloca il Prosecco tra i vini famosi d’Italia: “Questi sono i vini più famosi d’Italia. La lagrima di Christo e come i vini neere Cinqueterre in Liguria: La vernazza, e il Muskadine bianco, soprattutto quello di Montefiaschoni in Toscana; Cecubum e Falernum nel Regno di Napoli, e il Prosecho in Histria“. Il metodo di vinificazione, vero tratto distintivo del Prosecco originario, si diffuse prima a Gorizia, poi – attraverso Venezia – in Dalmazia, a Vicenza e Treviso.
Nel 1754 la parola Prosecco compare per la prima volta nel libro Il Roccolo Ditirambo, scritto da Aureliano Acanti a Novoledo, nel comune di Villaverla in provincia di Vicenza.
Fino agli anni ’60 lo spumante Prosecco era generalmente piuttosto dolce e poco distinguibile dal vino Astigiano prodotto in Piemonte. Da allora le tecniche di produzione sono migliorate, portando ai vini di qualità superiore prodotti oggi. Secondo un rapporto del New York Times del 2008, il Prosecco ha registrato un forte incremento di popolarità nei mercati esteri, con vendite globali in crescita a due cifre dal 1998, favorito anche dal prezzo relativamente basso. È stato introdotto nel mercato mainstream statunitense nel 2000 da Mionetto, oggi il maggiore importatore di Prosecco, che nel 2008 ha registrato anche un “incredibile trend di crescita”. I consumi sono aumentati anche nel Regno Unito, che è diventato, a metà degli anni ’20, il più grande mercato di esportazione del Prosecco, consumando un quarto di tutta la produzione italiana.
Fino all’annata 2008 il Prosecco era tutelato come DOC in Italia, come Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, Prosecco di Conegliano, Prosecco di Valdobbiadene e Prosecco di Colli Asolani. Dal 2009 queste due zone sono state promosse a DOCG. Per tutelare ulteriormente la denominazione, un’associazione di produttori tradizionali di Prosecco si è espressa a favore di una denominazione di origine protetta per il Prosecco del Nord Italia ai sensi della normativa europea. Pertanto, dal 1° gennaio 2010, il Prosecco, secondo un’ordinanza del Ministro delle Politiche Agricole italiano del 17 luglio 2009, non è più il nome di un vitigno (ora si chiamerà Glera), ma esclusivamente un’indicazione geografica. Ciò è stato confermato dal Regolamento EG n. 1166/2009 del 30 novembre 2009. Il Colli Asolani Prosecco Superiore DOCG ha poi cambiato il suo nome in Asolo Prosecco Superiore DOCG nel 2014.
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