Cerchi il vino Prosecco doc treviso extra dry in offerta a Dicembre 2023? Probabilmente sai già che di Prosecco doc treviso extra dry ne esistono di diverse tipologie ed è prodotto da numerose cantine (es. Adami, Andreola, Astoria, Bele Casel, Biasiotto, Bison, Bortolin Angelo, Bortolomiol, Cà si Rajo, Canella, Carpanè Malvolti, Col Vetoraz, Follador, Le Colture, Le Vigne di Alice, Montelvini, Sensi, Sorelle Bronca, ecc.).
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Vino Prosecco doc treviso extra dry (o simili): elenco delle offerte di Dicembre 2023
- Provenienza: Area del Prosecco DOC Treviso;
- Vitigno: Glera 100%;
- Alcol: 11% Vol.;
- Temperatura di Servizio: 6°- 8° C;
- Questo Prosecco extra dry della cantina Dal Bello è uno delle nostre bollicine preferite.
- Rapporto Qualità/prezzo eccezionale per un Prosecco dal bouquet fruttato con note di albicocca, mela e frutti esotici. Al gusto è fresco ed equilibrato.
- La piccola cantina Dal Bello, situata ad Asolo, riesce ad esprimere un' eleganza particolare nei propri vini e a sfruttare al massimo la potenzialità dell'uva Glera.
- Le sue note fruttate e le allegre bollicine rendono questo vino assolutamente versatile.
- Denominazione: Prosecco Doc;
- Vitigno: 100% Glera;
- Regione: Veneto;
- Gradazione: 11,5% Vol.;
- Temperatura di Servizio: 8/10 °C;
- Denominazione di Origine Controllata e Garantita Treviso Extra Dry;
- Provenienza: Selezionati vigneti del Trevigiano;
- Vitigno: 85% Glera, 15% Vitigni complementari ammessi dal disciplinare;
- Temperatura di servizio: 6-8°C;
- Provenienza: Area del Prosecco DOC Treviso;
- Vitigno: Glera 100%;
- Alcol: 11% Vol.;
- Temperatura di Servizio: 6°- 8° C;
- Bottiglia da 75 cl
- Aromi: fruttato intenso con note erbacee
- Vitigno: glera
- Montelvini Prosecco DOC Extra dry Cuvee Dell' Erede
- 6 Bottiglie da 75 CL
- Volume alcolico 11%
- Colore giallo paglierino
- Profumo fresco, intensamente fruttato che ricorda i fiori d'acacia, il glicine, la mela selvatica, il miele di montagna
- 🥂Il prosecco extra dry DOC Treviso Millesimato 2019/2020 è un prodotto d’annata che fa prevalere i sentori di fiori. Lo spumante al palato risulta armonico e dal retrogusto equilibrato.
- 🍇 Selezione delle migliori uve sottoposte a criomacerazione per alcune ore. Il vino bianco ottenuto viene lavorato a lungo con aggiunta di lieviti e mantenuto a temperatura controllata.
- 🍾 Questo vino prosecco frizzante è un’eccellenza con gli abbinamenti di piatti raffinati di pesce oppure per ottimi aperitivi.
- 🍾 La bottiglia è rappresentativa della nostra azienda dal bicchiere veneto "il Goto", in veste extra dry.
- 🥂Le uve per i nostri vini bianchi rispettano la tradizione incontrando le moderne tecnologie di lavorazione per esaltare le caratteristiche di queste. Caratteristiche chiave del prodotto
- Varietà 100% Glera Grado alcolico 11% vol Acidità totale 5,5 g/l Zuccheri residui 16 g/l Servire a 4-6° C
- Vigneti Insieme di vigneti della provincia di Treviso.
- Vinificazione L'uva viene raccolta nel mese di settembre. In cantina, i grappoli vengono pressati in modo soffice e una lenta fermentazione ha poi inizio in serbatoi d'acciaio utilizzando lieviti selezionati. Spumantizzato con Metodo Charmat.
- Colore Brillante giallo paglierino dai riflessi verdolini.
- PREZZO PER IMBALLO DA 6 BOTTIGLIE DA 75 CL - TEMPI DI CONSEGNA 2-3 GIORNI LAVORATIVI (MAX 4 GG)
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Curiosità sul Prosecco
A Trieste, all’inizio del XVI secolo, il vino locale “Ribolla” fu promosso come ricreazione del Puciniano celebrato da Plinio il Vecchio nella sua Storia Naturale e lodato per le sue qualità medicinali da Livia, moglie dell’imperatore Augusto. La necessità di distinguere la “Ribolla” di Trieste dagli altri vini omonimi, prodotti a Gorizia e a minor costo in Istria, portò, alla fine del secolo, ad un cambiamento di nome. In seguito al presunto luogo di produzione nell’antichità, il vino fu denominato “castellum nobile vinum Pucinum”, dal nome del castello vicino al paese di Prosecco.
La prima menzione nota del nome Prosecco è attribuita all’inglese Fynes Moryson, anche se ha usato l’ortografia Prosecho. Moryson, in visita nel nord Italia nel 1593, annota: “La Histria è suddivisa in Forum Julii, e la Histria propriamente detta … Qui cresce il vino Pucinum, oggi chiamato Prosecho, molto celebrato da Plinio“. Egli colloca il Prosecco tra i vini famosi d’Italia: “Questi sono i vini più famosi d’Italia. La lagrima di Christo e come i vini neere Cinqueterre in Liguria: La vernazza, e il Muskadine bianco, soprattutto quello di Montefiaschoni in Toscana; Cecubum e Falernum nel Regno di Napoli, e il Prosecho in Histria“. Il metodo di vinificazione, vero tratto distintivo del Prosecco originario, si diffuse prima a Gorizia, poi – attraverso Venezia – in Dalmazia, a Vicenza e Treviso.
Nel 1754 la parola Prosecco compare per la prima volta nel libro Il Roccolo Ditirambo, scritto da Aureliano Acanti a Novoledo, nel comune di Villaverla in provincia di Vicenza.
Fino agli anni ’60 lo spumante Prosecco era generalmente piuttosto dolce e poco distinguibile dal vino Astigiano prodotto in Piemonte. Da allora le tecniche di produzione sono migliorate, portando ai vini di qualità superiore prodotti oggi. Secondo un rapporto del New York Times del 2008, il Prosecco ha registrato un forte incremento di popolarità nei mercati esteri, con vendite globali in crescita a due cifre dal 1998, favorito anche dal prezzo relativamente basso. È stato introdotto nel mercato mainstream statunitense nel 2000 da Mionetto, oggi il maggiore importatore di Prosecco, che nel 2008 ha registrato anche un “incredibile trend di crescita”. I consumi sono aumentati anche nel Regno Unito, che è diventato, a metà degli anni ’20, il più grande mercato di esportazione del Prosecco, consumando un quarto di tutta la produzione italiana.
Fino all’annata 2008 il Prosecco era tutelato come DOC in Italia, come Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, Prosecco di Conegliano, Prosecco di Valdobbiadene e Prosecco di Colli Asolani. Dal 2009 queste due zone sono state promosse a DOCG. Per tutelare ulteriormente la denominazione, un’associazione di produttori tradizionali di Prosecco si è espressa a favore di una denominazione di origine protetta per il Prosecco del Nord Italia ai sensi della normativa europea. Pertanto, dal 1° gennaio 2010, il Prosecco, secondo un’ordinanza del Ministro delle Politiche Agricole italiano del 17 luglio 2009, non è più il nome di un vitigno (ora si chiamerà Glera), ma esclusivamente un’indicazione geografica. Ciò è stato confermato dal Regolamento EG n. 1166/2009 del 30 novembre 2009. Il Colli Asolani Prosecco Superiore DOCG ha poi cambiato il suo nome in Asolo Prosecco Superiore DOCG nel 2014.
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