Cerchi il vino Prosecco ferrari in offerta a Dicembre 2023? Probabilmente sai già che di Prosecco ferrari ne esistono di diverse tipologie ed è prodotto da numerose cantine (es. Adami, Andreola, Astoria, Bele Casel, Biasiotto, Bison, Bortolin Angelo, Bortolomiol, Cà si Rajo, Canella, Carpanè Malvolti, Col Vetoraz, Follador, Le Colture, Le Vigne di Alice, Montelvini, Sensi, Sorelle Bronca, ecc.).
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Vino Prosecco ferrari (o simili): elenco delle offerte di Dicembre 2023
- SPUMANTE BRUT TRENTODOC ROTARI 75 cl Il Trento DOC Maximum Brut di Ferrari proviene da uve di Chardonnay, coltivate in vigneti esposti a sud-est e sud-ovest, a 300-700 metri s.l.m. e situati alle pendici dei Monti del Trentino nei diversi comuni della Val d'Adige, Val di Cembra e Valle dei Lagh. Etichettastorica delle Cantine Ferrari e manifesto delperfetto connubio traterritorio trentino e uve Chardonnay. Vitigni:Solo uve Chardonnay, raccolte con vendemmia manuale tra fine agos..
- Prodotto Trentino di qualità superiore
- Il Trento Brut di Ferrari nasce in vigneti situati nei comuni di Val di Cembra e Valle dei Langhi, sulle colline del Trentino.
- È prodotto interamente con uve Chardonnay, vendemmiate a mano tra la fine di agosto e l'inizio di settembre. Dopo i processi classici di vinificazione in bianco, la presa di spuma avviene per rifermentazione in bottiglia, secondo Metodo Classico con affinamento di almeno 24 mesi sui propri lieviti.
- È caratterizzato da un colore giallo paglierino, con tenui riflessi verdolini, e da un perlage fine e persistente. Al naso si apre con un fresco bouquet di mela Golden e fiori di campo. Al palato risulta armonico ed equilibrato, con sentori di frutta matura e una nota caratteristica di crosta di pane.
- Bollicina da tutto pasto, è ideale per accompagnare il momento dell'aperitivo.
- Grado alcolico 12,5 %
- Uve: chardonnay (90%) e pinot nero (10%), proveniente dai più vocati vigneti dei 19 comuni della franciacorta
- Ideale all’aperitivo, adatto a tutti i tipi di antipasti e per accompagnare piatti di pesce, riso, pasta, carni bianche, pesci saporiti e formaggi freschi
- Temperatura di servizio: 6 - 8 °c
- Colore: giallo paglierino con tenui riflessi verdolini
- Denominazione varietale: Cabernet franc
- Vino bianco
- Conservare in luogo fresco ed asciutto
- Prodotto in Italia
- Il primo e l’unico Blanc de Noirs targato Ferrari, un millesimato frutto di quarant'anni di esperienza su un vitigno complesso e delicato come il pinot nero. Un metodo classico creato con la massima attenzione possibile da una selezione delle migliori uve provenienti da soli vigneti di proprietà, alle pendici dei monti della zona di Trento.
- Il Trento DOC “Perlé Nero” di Ferrari è uno spumante straordinariamente diverso e orgogliosamente unico, elegante e profondo come solo i migliori esempi della tipologia sanno essere. Da non mancare.
- NOTE DI DEGUSTAZIONE Giallo dorato e brillante, dal perlage finissimo e persistente. Al naso è materico, ricco e maturo: una gamma olfattiva di grande complessità che spazia dal fruttato al minerale, fino al tostato. Un grande vino dalla personalità certa, di rara complessità, in perfetto equilibrio tra note fruttate e tostate, completato da un'intrigante sapidità. L’elegante cremosità sa sorprendere in un dinamismo che culmina in un finale avvolgente e maestoso.
- ABBINAMENTI Splendido a tutto pasto, Ferrari consiglia l’abbinamento con una focaccia con la mortadella o con un grande piatto di bucatini alla carbonara.
- Vitigni: pinot nero 100% Alcol: 12.5% Formato:75cl in Astuccio
- Franciacorta Guido berlucchi con Scatola inclusa
- Vitigno: Chardonnay 90%, Pinot Nero 10%
- Ideale con: Antipasti, Aperitivi, Carni bianche
- Grado alcolico: 12,5 % Vol.
- Aromi: Crosta di pane, Frutta a polpa gialla, Note floreali
- Vitigno: Glera
- Colore: giallo paglierino il colore a vista con perlage fine e persistente
- Profumo: il bouquet olfattivo è piacevolmente fruttato, pulito, aromatico
- Gusto: secco e piacevolmente fruttato
- Abbinamento: aperitivo, pesce, crostaecei,tutto pasto
- Bottiglia da 1500 cl
- Un vino che celebri Ducati e il forte legame con Contadi Castaldi
- Uvaggio: Chardonnay 75 percent, pinot nero 15 percent, pinot bianco 10 percent
- Pesce grasso (salmone, tonno, ecc.), Frutti di mare, Vegetariano, Pollame e carni bianche, Pesce Crudo
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Curiosità sul Prosecco
A Trieste, all’inizio del XVI secolo, il vino locale “Ribolla” fu promosso come ricreazione del Puciniano celebrato da Plinio il Vecchio nella sua Storia Naturale e lodato per le sue qualità medicinali da Livia, moglie dell’imperatore Augusto. La necessità di distinguere la “Ribolla” di Trieste dagli altri vini omonimi, prodotti a Gorizia e a minor costo in Istria, portò, alla fine del secolo, ad un cambiamento di nome. In seguito al presunto luogo di produzione nell’antichità, il vino fu denominato “castellum nobile vinum Pucinum”, dal nome del castello vicino al paese di Prosecco.
La prima menzione nota del nome Prosecco è attribuita all’inglese Fynes Moryson, anche se ha usato l’ortografia Prosecho. Moryson, in visita nel nord Italia nel 1593, annota: “La Histria è suddivisa in Forum Julii, e la Histria propriamente detta … Qui cresce il vino Pucinum, oggi chiamato Prosecho, molto celebrato da Plinio“. Egli colloca il Prosecco tra i vini famosi d’Italia: “Questi sono i vini più famosi d’Italia. La lagrima di Christo e come i vini neere Cinqueterre in Liguria: La vernazza, e il Muskadine bianco, soprattutto quello di Montefiaschoni in Toscana; Cecubum e Falernum nel Regno di Napoli, e il Prosecho in Histria“. Il metodo di vinificazione, vero tratto distintivo del Prosecco originario, si diffuse prima a Gorizia, poi – attraverso Venezia – in Dalmazia, a Vicenza e Treviso.
Nel 1754 la parola Prosecco compare per la prima volta nel libro Il Roccolo Ditirambo, scritto da Aureliano Acanti a Novoledo, nel comune di Villaverla in provincia di Vicenza.
Fino agli anni ’60 lo spumante Prosecco era generalmente piuttosto dolce e poco distinguibile dal vino Astigiano prodotto in Piemonte. Da allora le tecniche di produzione sono migliorate, portando ai vini di qualità superiore prodotti oggi. Secondo un rapporto del New York Times del 2008, il Prosecco ha registrato un forte incremento di popolarità nei mercati esteri, con vendite globali in crescita a due cifre dal 1998, favorito anche dal prezzo relativamente basso. È stato introdotto nel mercato mainstream statunitense nel 2000 da Mionetto, oggi il maggiore importatore di Prosecco, che nel 2008 ha registrato anche un “incredibile trend di crescita”. I consumi sono aumentati anche nel Regno Unito, che è diventato, a metà degli anni ’20, il più grande mercato di esportazione del Prosecco, consumando un quarto di tutta la produzione italiana.
Fino all’annata 2008 il Prosecco era tutelato come DOC in Italia, come Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, Prosecco di Conegliano, Prosecco di Valdobbiadene e Prosecco di Colli Asolani. Dal 2009 queste due zone sono state promosse a DOCG. Per tutelare ulteriormente la denominazione, un’associazione di produttori tradizionali di Prosecco si è espressa a favore di una denominazione di origine protetta per il Prosecco del Nord Italia ai sensi della normativa europea. Pertanto, dal 1° gennaio 2010, il Prosecco, secondo un’ordinanza del Ministro delle Politiche Agricole italiano del 17 luglio 2009, non è più il nome di un vitigno (ora si chiamerà Glera), ma esclusivamente un’indicazione geografica. Ciò è stato confermato dal Regolamento EG n. 1166/2009 del 30 novembre 2009. Il Colli Asolani Prosecco Superiore DOCG ha poi cambiato il suo nome in Asolo Prosecco Superiore DOCG nel 2014.
Speriamo tu abbia trovato il vino Prosecco ferrari che cercavi. Buona degustazione!