Prosecco marsuret

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Vino Prosecco marsuret (o simili): elenco delle offerte di Giugno 2023

Bestseller No. 4
Martignago Vignaioli - Asolo Prosecco Superiore DOCG Extra Dry (6)
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Martignago Vignaioli - Asolo Prosecco Superiore DOCG Extra Dry (6)
  • Questo Prosecco Superiore è frutto di selezionate uve di collina della località Joel, a Maser. Un terreno difficile e generoso dove cresce una vite povera ma dagli acini d’oro, che da sempre rappresenta l’eccellenza della produzione vinicola della nostra famiglia. Ottenuto da scrupolosa selezione di uve e da accurata dedizione nella vinificazione e spumantizzazione, questo nobile Spumante si manifesta con ricami di perle esuberanti e finissime in una culla dal colore paglierino tenue.
  • Paglierino vivace e brillante con spuma cremosa e bollicine persistenti. Subito interessante e gradevole con note di pera e ananas seguite da salvia e una ventata fresca di erbe di campo, lascianti poi spazio a soffi minerali di salsedine e note agrumate. Sorso pieno e in equilibrio, fresco e sapido, gradevoli i ritorni fruttati che accompagnano il lungo finale floreale e fruttato con ricordi di susina. Fermentazione e affinamento in acciaio.
  • Zona di Origine: Maser, collina; Vitigno: GleraModalità di vendemmia: Manuale; Epoca di Vendemmia: Settembre
  • Vinificazione: In acciaio a temperatura controllata; Presa di spuma: 45 giorni in autoclave; Alcool: 11 %vol.; Residuo zuccherino: 15 g/l; Acidità Totale: 5,6/5,7 g/l; Pressione: 5/5,5 Bar; Temperatura di servizio: 8 – 10 °C
  • Abbinamenti consigliati: Prosecco capace di sostenere l'aperitivo da solo o in abbinamento con tipici cicchetti veneziani. Nonostante il residuo zuccherino, la sua sapidità ne consente l'utilizzo anche con antipasti, primi o pesce, come Antipasto di pesce alla veneziana con la granseola nella sua scorza, Fiori di zucca ripieni di ricotta e acciuga impanati e fritti, Risi e bisi, melissa e burro di bufala, Trota del Garda alla griglia, Bigoli veneti al pesto di erbe aromatiche.
Bestseller No. 6
De Pra - Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Millesimato BRUT 007 - 0,75l (12)
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De Pra - Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Millesimato BRUT 007 - 0,75l (12)
  • Colore: giallo paglierino tenue con riflessi verdognoli; Perlage: fine e persistente; Gradazione alcolica: 11,5% Vol.; Zuccheri residui 7g/l
  • Profumo: ampio ed intenso. Su una base di fiori bianchi spiccano sentori di mela e pesca bianca; Gusto: in armonia con la percezione olfattiva, spicca la nota fresca che termina con una piacevole sensazione sapida e leggermente minerale
  • Abbinamenti: Aperitivi, Risotti di pesce; Temperatura di servizio: 6° - 8°C
  • Vitigno: Glera 100%; I vigneti sono situati sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene; Vendemmia manuale, da metà settembre a metà ottobre
  • Vinificazione in bianco con spremitura soffice delle uve e fermentazione a temperatura controllata. Metodo di spumantizzazione: Martinotti; Medaglia di bronzo Decanter World Wine Awards

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Curiosità sul Prosecco

A Trieste, all’inizio del XVI secolo, il vino locale “Ribolla” fu promosso come ricreazione del Puciniano celebrato da Plinio il Vecchio nella sua Storia Naturale e lodato per le sue qualità medicinali da Livia, moglie dell’imperatore Augusto. La necessità di distinguere la “Ribolla” di Trieste dagli altri vini omonimi, prodotti a Gorizia e a minor costo in Istria, portò, alla fine del secolo, ad un cambiamento di nome. In seguito al presunto luogo di produzione nell’antichità, il vino fu denominato “castellum nobile vinum Pucinum”, dal nome del castello vicino al paese di Prosecco.

La prima menzione nota del nome Prosecco è attribuita all’inglese Fynes Moryson, anche se ha usato l’ortografia Prosecho. Moryson, in visita nel nord Italia nel 1593, annota: “La Histria è suddivisa in Forum Julii, e la Histria propriamente detta … Qui cresce il vino Pucinum, oggi chiamato Prosecho, molto celebrato da Plinio“. Egli colloca il Prosecco tra i vini famosi d’Italia: “Questi sono i vini più famosi d’Italia. La lagrima di Christo e come i vini neere Cinqueterre in Liguria: La vernazza, e il Muskadine bianco, soprattutto quello di Montefiaschoni in Toscana; Cecubum e Falernum nel Regno di Napoli, e il Prosecho in Histria“. Il metodo di vinificazione, vero tratto distintivo del Prosecco originario, si diffuse prima a Gorizia, poi – attraverso Venezia – in Dalmazia, a Vicenza e Treviso.

Nel 1754 la parola Prosecco compare per la prima volta nel libro Il Roccolo Ditirambo, scritto da Aureliano Acanti a Novoledo, nel comune di Villaverla in provincia di Vicenza.

Fino agli anni ’60 lo spumante Prosecco era generalmente piuttosto dolce e poco distinguibile dal vino Astigiano prodotto in Piemonte. Da allora le tecniche di produzione sono migliorate, portando ai vini di qualità superiore prodotti oggi. Secondo un rapporto del New York Times del 2008, il Prosecco ha registrato un forte incremento di popolarità nei mercati esteri, con vendite globali in crescita a due cifre dal 1998, favorito anche dal prezzo relativamente basso. È stato introdotto nel mercato mainstream statunitense nel 2000 da Mionetto, oggi il maggiore importatore di Prosecco, che nel 2008 ha registrato anche un “incredibile trend di crescita”. I consumi sono aumentati anche nel Regno Unito, che è diventato, a metà degli anni ’20, il più grande mercato di esportazione del Prosecco, consumando un quarto di tutta la produzione italiana.

Fino all’annata 2008 il Prosecco era tutelato come DOC in Italia, come Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, Prosecco di Conegliano, Prosecco di Valdobbiadene e Prosecco di Colli Asolani. Dal 2009 queste due zone sono state promosse a DOCG. Per tutelare ulteriormente la denominazione, un’associazione di produttori tradizionali di Prosecco si è espressa a favore di una denominazione di origine protetta per il Prosecco del Nord Italia ai sensi della normativa europea. Pertanto, dal 1° gennaio 2010, il Prosecco, secondo un’ordinanza del Ministro delle Politiche Agricole italiano del 17 luglio 2009, non è più il nome di un vitigno (ora si chiamerà Glera), ma esclusivamente un’indicazione geografica. Ciò è stato confermato dal Regolamento EG n. 1166/2009 del 30 novembre 2009. Il Colli Asolani Prosecco Superiore DOCG ha poi cambiato il suo nome in Asolo Prosecco Superiore DOCG nel 2014.

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