Cerchi il vino Prosecco siciliano in offerta a Giugno 2023? Probabilmente sai già che di Prosecco siciliano ne esistono di diverse tipologie ed è prodotto da numerose cantine (es. Adami, Andreola, Astoria, Bele Casel, Biasiotto, Bison, Bortolin Angelo, Bortolomiol, Cà si Rajo, Canella, Carpanè Malvolti, Col Vetoraz, Follador, Le Colture, Le Vigne di Alice, Montelvini, Sensi, Sorelle Bronca, ecc.).
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Vino Prosecco siciliano (o simili): elenco delle offerte di Giugno 2023
- Vino rosè brut prodotto con Glera e Pinot Noir uvaggio
- Il colore è rosa brillante
- Il sapore è aromatico, fresco, sapido, di grande eleganza e piacevolezza
- Il profumo è delicato, floreale e piacevolmente fruttato
- Ottimo come aperitivo, ideale per accompagnare piatti leggeri, primi piatti e crostacei
- Qualità premium: realizzati in acrilico di alta qualità, questi bicchieri sono eleganti e funzionali.
- Perfetti per ogni occasione: ideali per feste, compleanni, picnic, feste in piscina, festival, barbecue e molto altro.
- Eleganti: con il logo di uno dei marchi leader nel mondo di champagne.
- Materiale ecologico, riutilizzabile a lungo.
- La confezione include 2 o 6 sottobicchieri.
- Bottiglia da 75 cl
- Aromi: elegante, netto, fruttato per tipico aroma
- Vitigno glera
- Prodotto 1: 100 % Grillo Sicilia DOC
- Prodotto 1: Il bouquet presenta sentori di frutta tropicale, fiori bianchi e agrumi
- Prodotto 1: Ben strutturato con un ottimo equilibrio tra acidità e sapidità.
- Prodotto 1: ottimo per aperitivi, antipasti e cene a base di pesce e carni bianche
- Prodotto 2: Al palato è molto morbido
- Vitigno: Glera
- Colore: giallo paglierino il colore a vista con perlage fine e persistente
- Profumo: il bouquet olfattivo è piacevolmente fruttato, pulito, aromatico
- Gusto: secco e piacevolmente fruttato
- Abbinamento: aperitivo, pesce, crostaecei,tutto pasto
- Spumante iconico di Valdo
- Nasce tra le splendide colline di Valdobbiadene, patrimonio dell'Unesco
- COLORE: Giallo paglierino chiaro con riflessi dorati
- PROFUMO: Inconfondibile profumo fruttato con sentori di mela selvatica, Golden, di fiori d'acacia e di miele
- GUSTO: Snello e gentile, di moderato corpo, con una leggera amabilità residua
- E' uno spumante extra dry, ottenuto da vitigni a bacca bianca
- Il processo di spumantizzazione prevede una fermentazione, una volta filtrato il mosto, a cui segue una spumantizzazione secondo il metodo charmat.
- Si presenta all'occhio con un color giallo paglierino scarico, quasi pallido.Il suo fine e persistente perlage e la sua freschezza gli donano comunque una certa vivacita' al palato
- E' del resto uno spumante la cui dolcezza e' controbilanciata da una spiccata aromaticit, di carattere prevalentemente floreale: dai fiori d'acacia, al sambuco, al muschio
- Da servire fresco, ad una temperatura di circa 6°/8° C, perfetto per accompagnare aperitivi eleganti e delicati, ma anche in abbinamento a primi piatti leggeri, antipasti o frutti di mare.
- Prosecco extra dry prodotto con Glera uvaggio
- Il colore è giallo paglierino impreziosito da elegante perlage
- Il profumo è intenso con note di frutta
- Ottimo come aperitivo ed a tutto pasto
- Prodotto in Italia
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Curiosità sul Prosecco
A Trieste, all’inizio del XVI secolo, il vino locale “Ribolla” fu promosso come ricreazione del Puciniano celebrato da Plinio il Vecchio nella sua Storia Naturale e lodato per le sue qualità medicinali da Livia, moglie dell’imperatore Augusto. La necessità di distinguere la “Ribolla” di Trieste dagli altri vini omonimi, prodotti a Gorizia e a minor costo in Istria, portò, alla fine del secolo, ad un cambiamento di nome. In seguito al presunto luogo di produzione nell’antichità, il vino fu denominato “castellum nobile vinum Pucinum”, dal nome del castello vicino al paese di Prosecco.
La prima menzione nota del nome Prosecco è attribuita all’inglese Fynes Moryson, anche se ha usato l’ortografia Prosecho. Moryson, in visita nel nord Italia nel 1593, annota: “La Histria è suddivisa in Forum Julii, e la Histria propriamente detta … Qui cresce il vino Pucinum, oggi chiamato Prosecho, molto celebrato da Plinio“. Egli colloca il Prosecco tra i vini famosi d’Italia: “Questi sono i vini più famosi d’Italia. La lagrima di Christo e come i vini neere Cinqueterre in Liguria: La vernazza, e il Muskadine bianco, soprattutto quello di Montefiaschoni in Toscana; Cecubum e Falernum nel Regno di Napoli, e il Prosecho in Histria“. Il metodo di vinificazione, vero tratto distintivo del Prosecco originario, si diffuse prima a Gorizia, poi – attraverso Venezia – in Dalmazia, a Vicenza e Treviso.
Nel 1754 la parola Prosecco compare per la prima volta nel libro Il Roccolo Ditirambo, scritto da Aureliano Acanti a Novoledo, nel comune di Villaverla in provincia di Vicenza.
Fino agli anni ’60 lo spumante Prosecco era generalmente piuttosto dolce e poco distinguibile dal vino Astigiano prodotto in Piemonte. Da allora le tecniche di produzione sono migliorate, portando ai vini di qualità superiore prodotti oggi. Secondo un rapporto del New York Times del 2008, il Prosecco ha registrato un forte incremento di popolarità nei mercati esteri, con vendite globali in crescita a due cifre dal 1998, favorito anche dal prezzo relativamente basso. È stato introdotto nel mercato mainstream statunitense nel 2000 da Mionetto, oggi il maggiore importatore di Prosecco, che nel 2008 ha registrato anche un “incredibile trend di crescita”. I consumi sono aumentati anche nel Regno Unito, che è diventato, a metà degli anni ’20, il più grande mercato di esportazione del Prosecco, consumando un quarto di tutta la produzione italiana.
Fino all’annata 2008 il Prosecco era tutelato come DOC in Italia, come Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, Prosecco di Conegliano, Prosecco di Valdobbiadene e Prosecco di Colli Asolani. Dal 2009 queste due zone sono state promosse a DOCG. Per tutelare ulteriormente la denominazione, un’associazione di produttori tradizionali di Prosecco si è espressa a favore di una denominazione di origine protetta per il Prosecco del Nord Italia ai sensi della normativa europea. Pertanto, dal 1° gennaio 2010, il Prosecco, secondo un’ordinanza del Ministro delle Politiche Agricole italiano del 17 luglio 2009, non è più il nome di un vitigno (ora si chiamerà Glera), ma esclusivamente un’indicazione geografica. Ciò è stato confermato dal Regolamento EG n. 1166/2009 del 30 novembre 2009. Il Colli Asolani Prosecco Superiore DOCG ha poi cambiato il suo nome in Asolo Prosecco Superiore DOCG nel 2014.
Speriamo tu abbia trovato il vino Prosecco siciliano che cercavi. Buona degustazione!