Cerchi il vino Prosecco treviso doc in offerta a Settembre 2023? Probabilmente sai già che di Prosecco treviso doc ne esistono di diverse tipologie ed è prodotto da numerose cantine (es. Adami, Andreola, Astoria, Bele Casel, Biasiotto, Bison, Bortolin Angelo, Bortolomiol, Cà si Rajo, Canella, Carpanè Malvolti, Col Vetoraz, Follador, Le Colture, Le Vigne di Alice, Montelvini, Sensi, Sorelle Bronca, ecc.).
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Vino Prosecco treviso doc (o simili): elenco delle offerte di Settembre 2023
- Ha un colore giallo paglierino scarico, perlage fine e persistente
- al bouquet è fruttato e floreale con note di mela golden e fiori di montagna
- al gusto è secco,fresco e sapido con retrogusto fruttato e armonico
- Perlage: minuto e persistente
- Colore: giallo paglierino chiaro
- Odore: elegante, fruttato e floreale
- Sapore: caratteristico, piacevole, armonico.
- Degustazione da 6 bottiglie di prosecco e spumante Colderove: 3 bottiglie di spumante DOC di Treviso e 3 bottiglie di prosecco Superiore Valdobbiadene DOCG
- 3 x Prosecco Superiore DOCG Valdobbiadene: Prosecco extra dry dal perlage fine e persistente, presenta un bouquet avvolgente di mela, pera e albicocca. Ideale come aperitivo e accompagnato a crostacei e pesce nobile. 11% Vol. Servire freddo, a 6-8 gradi
- 3 x Prosecco DOC Treviso: Vino spumante extra dry, fresco e leggero. Presenta profumi e aromi di fiori e frutti, miele, acacia e albicocca. Spumante morbido e scorrevole al palato, è ideale per un brindisi. 11% Vol. Servire freddo, a 6-8 gradi
- Ottima idea regalo originale, questa degustazione di bollicine vede una produzione curata personalmente da Attilio Mionetto, Gran Maestro del Prosecco
- Brand: Colderove nasce nel 1994 a Valdobbiadene, culla del Prosecco. La gente di Colderove è una comunità di contadini, agronomi ed enologi. Ambasciatori della tradizione enoica veneta, si dedicano ad avvicinare il vino alla gente e la gente al vino
- Denominazione: Prosecco Doc;
- Vitigno: 100% Glera;
- Regione: Veneto;
- Gradazione: 11,5% Vol.;
- Temperatura di Servizio: 8/10 °C;
- Bottiglia da 150 cl
- Annata: 2019
- Provenienza: Veneto - Trevigiano
- Vitigno: Glera
- Vino Spumante Biologico, Vegan OK, fresco e piacevole
- Vino spumante ottenuto per rifermentazione in autoclave, con lieviti selezionati e a temperatura controllata.
- Colore: giallo paglierino chiaro. Profumo: sensazioni fruttate della mela Golden, della pera e della pesca, accompagnate dalla nota agrumata e floreale.
- Palato: piacevolmente morbido e di notevole freschezza. Gradevole retrogusto. Servizio: servire freddo ad una temperatura di 6-8°C.
- Abbinamenti Consigliati: ottimo come aperitivo, si accompagna alle pietanze di pesce, alle insalate estive e a portate di formaggi freschi e verdure. Versatile e adatto a tutte le occasioni.
- Provenienza: Area del Prosecco DOC Treviso;
- Vitigno: Glera 100%;
- Alcol: 11% Vol.;
- Temperatura di Servizio: 6°- 8° C;
- ZONA DI PRODUZIONE: Prosecco, provincia di Treviso
- UVAGGIO: Glera
- COLORE: Giallo paglierino chiaro
- PROFUMO: Profumo delicato, sottile e floreale
- GUSTO: In bocca è moderatamente frizzante, gentile, con evidente e squisito fruttato
- Montelvini Prosecco DOC Extra dry Cuvee Dell' Erede
- 6 Bottiglie da 75 CL
- Volume alcolico 11%
- Colore giallo paglierino
- Profumo fresco, intensamente fruttato che ricorda i fiori d'acacia, il glicine, la mela selvatica, il miele di montagna
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Curiosità sul Prosecco
A Trieste, all’inizio del XVI secolo, il vino locale “Ribolla” fu promosso come ricreazione del Puciniano celebrato da Plinio il Vecchio nella sua Storia Naturale e lodato per le sue qualità medicinali da Livia, moglie dell’imperatore Augusto. La necessità di distinguere la “Ribolla” di Trieste dagli altri vini omonimi, prodotti a Gorizia e a minor costo in Istria, portò, alla fine del secolo, ad un cambiamento di nome. In seguito al presunto luogo di produzione nell’antichità, il vino fu denominato “castellum nobile vinum Pucinum”, dal nome del castello vicino al paese di Prosecco.
La prima menzione nota del nome Prosecco è attribuita all’inglese Fynes Moryson, anche se ha usato l’ortografia Prosecho. Moryson, in visita nel nord Italia nel 1593, annota: “La Histria è suddivisa in Forum Julii, e la Histria propriamente detta … Qui cresce il vino Pucinum, oggi chiamato Prosecho, molto celebrato da Plinio“. Egli colloca il Prosecco tra i vini famosi d’Italia: “Questi sono i vini più famosi d’Italia. La lagrima di Christo e come i vini neere Cinqueterre in Liguria: La vernazza, e il Muskadine bianco, soprattutto quello di Montefiaschoni in Toscana; Cecubum e Falernum nel Regno di Napoli, e il Prosecho in Histria“. Il metodo di vinificazione, vero tratto distintivo del Prosecco originario, si diffuse prima a Gorizia, poi – attraverso Venezia – in Dalmazia, a Vicenza e Treviso.
Nel 1754 la parola Prosecco compare per la prima volta nel libro Il Roccolo Ditirambo, scritto da Aureliano Acanti a Novoledo, nel comune di Villaverla in provincia di Vicenza.
Fino agli anni ’60 lo spumante Prosecco era generalmente piuttosto dolce e poco distinguibile dal vino Astigiano prodotto in Piemonte. Da allora le tecniche di produzione sono migliorate, portando ai vini di qualità superiore prodotti oggi. Secondo un rapporto del New York Times del 2008, il Prosecco ha registrato un forte incremento di popolarità nei mercati esteri, con vendite globali in crescita a due cifre dal 1998, favorito anche dal prezzo relativamente basso. È stato introdotto nel mercato mainstream statunitense nel 2000 da Mionetto, oggi il maggiore importatore di Prosecco, che nel 2008 ha registrato anche un “incredibile trend di crescita”. I consumi sono aumentati anche nel Regno Unito, che è diventato, a metà degli anni ’20, il più grande mercato di esportazione del Prosecco, consumando un quarto di tutta la produzione italiana.
Fino all’annata 2008 il Prosecco era tutelato come DOC in Italia, come Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, Prosecco di Conegliano, Prosecco di Valdobbiadene e Prosecco di Colli Asolani. Dal 2009 queste due zone sono state promosse a DOCG. Per tutelare ulteriormente la denominazione, un’associazione di produttori tradizionali di Prosecco si è espressa a favore di una denominazione di origine protetta per il Prosecco del Nord Italia ai sensi della normativa europea. Pertanto, dal 1° gennaio 2010, il Prosecco, secondo un’ordinanza del Ministro delle Politiche Agricole italiano del 17 luglio 2009, non è più il nome di un vitigno (ora si chiamerà Glera), ma esclusivamente un’indicazione geografica. Ciò è stato confermato dal Regolamento EG n. 1166/2009 del 30 novembre 2009. Il Colli Asolani Prosecco Superiore DOCG ha poi cambiato il suo nome in Asolo Prosecco Superiore DOCG nel 2014.
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