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Vino Prosecco villa sandi (o simili): elenco delle offerte di Dicembre 2024
- Ha un colore giallo paglierino scarico con un perlage fine e persistente
- Bouquet intensamente fruttato con evidenti note di mela golden matura; elegante nota di fiori d’acacia
- Al gusto è fresco, leggermente abboccato, morbido su fondo sapido; finale piacevolmente fruttato e armonico
- Contenuto alcolico (alc/vol): 11 percent_by_volume
- Provenienza: Italy
- Ha un colore giallo paglierino scarico, perlage fine e persistente
- Al bouquet è fruttato e floreale con note di mela golden e fiori di montagna
- Al gusto è secco,fresco e sapido con retrogusto fruttato e armonico
- Prodotto di ottima qualita
- Ha un colore giallo paglierino scarico con riflessi verdognoli;perlage fine,delicato e persistente
- Bouquet intenso e pulito, ha note floreali e fruttate di mela golden, pera e fiori di montagna
- Al gusto è asciutto, fresco e deciso con nota sapida che esalta il carattere aromatico del territorio
- Ottima bevanda alcolica per intenditori
- Adatto come regalo
- Rispetta le regole di produzione
- Prodotto di ottima qualità
- Giallo paglierino in vetro. Al naso eleganti aromi di mele verdi e frutta esotica. Al palato classico elegante. Lunga durata nel finale. Vitigno: Glera. Struttura: acciaio inossidabile. Vendemmia: settembre. Zucchero residuo: 17,00 g/l. Acidità: 5,70 g/l. Temperatura di servizio: 8-10 °C. Potenziale di stoccaggio: 2021 Questo prosecco si abbina perfettamente con antipasti e varie insalate.
- Perfetto come regalo
- Giallo paglierino nel bicchiere. Al naso fruttato, emergono fiori, note di mela e fiori di montagna. Al palato secco, fresco e fruttato. Lunga durata e molta frutta sul finale. Varietà di uva: Glera. Raccolta dell'uva: Settembre. Zucchero residuo: 14 g/l. Acidità: 5,8 g/l. Temperatura di servizio: 6-8 °C. Questo Prosecco è ottimo come aperitivo, per accompagnare cibi speziati e frutti di mare al vapore.
- Utile come idea regalo
- Adatto per essere bevuto da soli o in compagnia
- Questo prodotto rispetta le regole di produzione
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- Adatto per essere bevuto da soli o in compagnia
- Questo prodotto rispetta le regole di produzione
- Giallo paglierino chiaro con bollicine fini nel bicchiere
- Al naso molto fruttato, floreale ed elegante con note di fiori d'acacia
- Al palato leggermente dolce e morbido
- Lunga durata e finitura
- Giallo paglierino chiaro con perlage fine nel bicchiere Profumo fruttato intenso con sentori di mela golden matura Fresco e fruttato al palato, con un'eleganza leggermente dolce e armoniosa Nel
- Varietà di uva: Glera
- Temperatura di servizio: 6-8°C
- Ottimo come regalo
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Curiosità sul Prosecco
A Trieste, all’inizio del XVI secolo, il vino locale “Ribolla” fu promosso come ricreazione del Puciniano celebrato da Plinio il Vecchio nella sua Storia Naturale e lodato per le sue qualità medicinali da Livia, moglie dell’imperatore Augusto. La necessità di distinguere la “Ribolla” di Trieste dagli altri vini omonimi, prodotti a Gorizia e a minor costo in Istria, portò, alla fine del secolo, ad un cambiamento di nome. In seguito al presunto luogo di produzione nell’antichità, il vino fu denominato “castellum nobile vinum Pucinum”, dal nome del castello vicino al paese di Prosecco.
La prima menzione nota del nome Prosecco è attribuita all’inglese Fynes Moryson, anche se ha usato l’ortografia Prosecho. Moryson, in visita nel nord Italia nel 1593, annota: “La Histria è suddivisa in Forum Julii, e la Histria propriamente detta … Qui cresce il vino Pucinum, oggi chiamato Prosecho, molto celebrato da Plinio“. Egli colloca il Prosecco tra i vini famosi d’Italia: “Questi sono i vini più famosi d’Italia. La lagrima di Christo e come i vini neere Cinqueterre in Liguria: La vernazza, e il Muskadine bianco, soprattutto quello di Montefiaschoni in Toscana; Cecubum e Falernum nel Regno di Napoli, e il Prosecho in Histria“. Il metodo di vinificazione, vero tratto distintivo del Prosecco originario, si diffuse prima a Gorizia, poi – attraverso Venezia – in Dalmazia, a Vicenza e Treviso.
Nel 1754 la parola Prosecco compare per la prima volta nel libro Il Roccolo Ditirambo, scritto da Aureliano Acanti a Novoledo, nel comune di Villaverla in provincia di Vicenza.
Fino agli anni ’60 lo spumante Prosecco era generalmente piuttosto dolce e poco distinguibile dal vino Astigiano prodotto in Piemonte. Da allora le tecniche di produzione sono migliorate, portando ai vini di qualità superiore prodotti oggi. Secondo un rapporto del New York Times del 2008, il Prosecco ha registrato un forte incremento di popolarità nei mercati esteri, con vendite globali in crescita a due cifre dal 1998, favorito anche dal prezzo relativamente basso. È stato introdotto nel mercato mainstream statunitense nel 2000 da Mionetto, oggi il maggiore importatore di Prosecco, che nel 2008 ha registrato anche un “incredibile trend di crescita”. I consumi sono aumentati anche nel Regno Unito, che è diventato, a metà degli anni ’20, il più grande mercato di esportazione del Prosecco, consumando un quarto di tutta la produzione italiana.
Fino all’annata 2008 il Prosecco era tutelato come DOC in Italia, come Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, Prosecco di Conegliano, Prosecco di Valdobbiadene e Prosecco di Colli Asolani. Dal 2009 queste due zone sono state promosse a DOCG. Per tutelare ulteriormente la denominazione, un’associazione di produttori tradizionali di Prosecco si è espressa a favore di una denominazione di origine protetta per il Prosecco del Nord Italia ai sensi della normativa europea. Pertanto, dal 1° gennaio 2010, il Prosecco, secondo un’ordinanza del Ministro delle Politiche Agricole italiano del 17 luglio 2009, non è più il nome di un vitigno (ora si chiamerà Glera), ma esclusivamente un’indicazione geografica. Ciò è stato confermato dal Regolamento EG n. 1166/2009 del 30 novembre 2009. Il Colli Asolani Prosecco Superiore DOCG ha poi cambiato il suo nome in Asolo Prosecco Superiore DOCG nel 2014.
Speriamo tu abbia trovato il vino Prosecco villa sandi che cercavi. Buona degustazione!